L’infiammazione e il genere sessuale sono concetti che, purtroppo, sono poco esplorati nella loro interconnessione nella ricerca medica. Tuttavia, ci sono alcune aree in cui si possono osservare delle differenze tra uomini e donne, o persone con altre identità di genere, riguardo alle risposte infiammatorie, che possono essere legate a vari fattori biologici, ormonali e socio-comportamentali.
Risposte infiammatorie: differenze biologiche e ormonali
- Sistema immunitario: Il sistema immunitario è noto per rispondere in modo diverso nei maschi e nelle femmine. Le donne tendono ad avere una risposta immunitaria più attiva rispetto agli uomini, il che significa che sono più suscettibili a malattie autoimmuni e altre condizioni infiammatorie croniche come lupus, artrite reumatoide, e sclerosi multipla. Questo potrebbe essere in parte dovuto agli effetti degli estrogeni, che possono potenziare la risposta immunitaria, mentre il testosterone sembra avere un effetto più soppressivo
- Infiammazione sistemica: Alcuni studi suggeriscono che le donne tendano a sviluppare livelli più elevati di infiammazione sistemica rispetto agli uomini, particolarmente nelle fasi della vita legate al ciclo ormonale, come durante la gravidanza, il periodo post-partum, o la menopausa. Ad esempio, la sindrome premestruale (PMS) o la dismenorrea (dolore mestruale) sono condizioni in cui l’infiammazione gioca un ruolo significativo.
- Influenza della menopausa: Dopo la menopausa, quando i livelli di estrogeni calano, le donne tendono ad avere un aumento dell’infiammazione sistemica. Questo può essere correlato all’incremento del rischio di malattie cardiovascolari e altre condizioni infiammatorie.
- Effetti del testosterone: Negli uomini, il testosterone ha un ruolo protettivo contro l’infiammazione cronica, ma le risposte infiammatorie acute possono essere più forti in presenza di alcune patologie, come le infezioni.
Alcuni disturbi infiammatori o risposte infiammatorie sono più comuni in un genere rispetto all’altro.
Malattie autoimmuni: Malattie come il lupus eritematoso sistemico, la tiroidite di Hashimoto e la sclerosi multipla sono molto più comuni nelle donne, in parte per l’influenza degli ormoni sessuali e per differenze genetiche. Nelle donne, le infezioni del tratto urinario (ITU) sono più comuni a causa della loro anatomia (uretra più corta), il che può portare a infiammazioni ricorrenti.
Conclusioni
Le risposte infiammatorie possono variare tra i generi a causa di una combinazione di fattori genetici, ormonali, psicologici e socio-comportamentali. Le donne, ad esempio, tendono ad avere una risposta immunitaria più forte, che può predisporle a sviluppare malattie autoimmuni e condizioni infiammatorie croniche. Tuttavia, gli uomini possono affrontare altre problematiche legate all’infiammazione, specialmente in relazione a malattie cardiovascolari. Comprendere queste differenze è fondamentale per sviluppare trattamenti più personalizzati e migliorare la gestione delle malattie infiammatorie in base al genere.
Dott.ssa Maria Laura Pastorino
- Biologo Nutrizionista
- Fitness coach
- Medicina sistemica – PNEI
Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.