Come accade per qualsiasi cambiamento, il nostro sistema fisiologico di omeostasi ha bisogno di superare una soglia temporale di circa due mesi, di pratica della nuova abitudine che diventerà, poi, un processo automatico. In altre parole, la fatica che un’azione richiede all’inizio diminuisce nel tempo, con l’esposizione, perché il corpo e la mente si abituano alla nuova condizione e diventa evidente alla persona che è capace di vivere bene nel nuovo contesto, questa novità non è più un pericolo.

In genere, arrivati all’automaticità, e abituati ad un cambiamento, non adottare il nuovo comportamento costa più fatica sul piano psicologico che adottarlo. Per esempio, per chi non lo fa più, l’idea di mettere lo zucchero nel caffè crea più disturbo rispetto al berlo amaro. Non si tratta di un miracolo, di gusti personali innati, di fortuna o di genetica ma semplicemente di abitudini che ognuno di noi può adottare con la giusta strategia.

Oltre alle decisioni strategiche di modificare qualche abito, per cambiare serve sempre una realizzazione, detta in termini tecnici “un’esperienza emozionale correttiva”. Si tratta di un momento in cui, in genere di colpo, una persona realizza che la fatica di rimanere com’è supera quella richiesta per cambiare. A volte si tratta di un’esperienza reale, altre semplicemente di un cambiamento di prospettiva che permette vedere il problema sotto un altro profilo.

Riflettiamo un attimo: ciò che sacrifichi oggi è davvero tanto rispetto al superamento di un limite e progresso domani? Preferisci rimanere in balia delle correnti, percorrendo le stesse strade pur sbagliate o rimboccarti le maniche e cercare nuovi percorsi virtuosi?

Cosa blocca la possibilità di immaginare ed attuare un cambiamento che potrebbe risultare performante?

Preferisci immaginarti come una zattera alla deriva o come uno scoglio capace di infrangere le onde e di superare ogni tempesta indenne?

Cosa pensi della RESILIENZA? Conta di più la caduta o la capacità di rialzarsi e riprendere il percorso?

Rispondiamo con sincerità alle domande, tieni presente che immagini apparentemente lontane sono metafore che ci aiutano a riflettere sulla nostra vita da punti di vista diversi. A volte basta questo per prendere una serie di decisioni fondamentali per costruire la nuova versione di noi stessi

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica – PNEI

Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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