Ridi che ti passa

I tanti benefici di una risata

Ridi che ti passa, un modo di dire, ma, dietro, ci sono dati scientifici provati.

Ridere allunga la vita perché i benefici che apporta a corpo e mente sono reali, si possono misurare e sono stati comprovati da tantissime ricerche scientifiche.

Ridere è la miglior medicina, non solo regala allegria, abbassa le tensioni e accelera i tempi di guarigione da una malattia, ma è un toccasana per tutto il corpo.

Ridere migliora la respirazione e la circolazione; ossigeniamo di più vasi arterie e aumentiamo la capacità del sangue di cedere ossigeno alle cellule di tutti gli organi.

Una risata scatena il rilascio di serotonina ed endorfine, i cosiddetti ormoni della felicità (e non solo!) che agiscono come antidepressivi naturali, fondamentali per abbassare il livello di cortisolo, adrenalina e dopamina, che, se con lo stress reale o percepito dal nostro cervello, si innalzano oltre una certa soglia, sappiamo essere molto pericoloso.

Benefici di una risata sono quindi fondamentali per il corpo

Ridere è l’antidepressivo più economico, naturale e benefico che abbiamo a disposizione.

E’ dimostrato scientificamente, con innumerevoli studi, che ridere stimola la risposta efficiente del sistema immunitario, lo fortifica e aumenta la produzione di Linfociti T, globuli bianchi, e altre cellule che sono di fondamentale importanza nella risposta di difesa ad una noxa come un virus, o un batterio, per esempio. Inoltre, quando ridiamo scateniamo la liberazione di citokine antinfiammatorie che arrivano anche al nostro cervello e che hanno anche una potente attività analgesica, alzando la soglia del dolore.

La risata ha effetti benefici anche sui muscoli, e pare favorisca la digestione (facciamo attenzione ai nostri compagni di merenda!) e il sonno perché il rilassamento generale indotto dal buonumore permette addormentarsi più sereni e prima, riposare meglio e affrontare meglio il risveglio.

E’ dimostrato che con la ginnastica farnisca alla pelle tre benefici:

1. appare più rilassata luminosa e ossigenata;
2. aiuta a controllare indirettamente la fame nervosa;
3. mantiene lontani dal rischio di accumulare chili di troppo dovuti ad ansia o frustrazione.

Le ricerche dall’American College of Cardiology  indicano che dovremmo ridere al meno 15 minuti al giorno (risata spontanea o indotta) per avere  i benefici  di questo farmaco che., oltretutto, non ha effetti collaterali!

In questi giorni si sente molto parlare di Long Covid Sindrome, sai come identificarla?

La sindrome Long Covid Sindrome, o post Covid, è un insieme di disturbi e manifestazioni cliniche, sintomatologie post-virale che si presentano dopo dodici settimane della sospetta infezione e che può debilitare una persona sotto molti aspetti anche per parecchie settimane dopo la negativizzazione della risposta al virus, e cioè dopo la guarigione e la conseguente eliminazione del virus dall’organismo.

Il Long Covid Sindrome colpisce uomini e donne di ogni età, ma l’età più esposta secondo tutte le statistiche è soprattutto dai 50 ai 69 anni.

Quali sono i sintomi del Long Covid Sindrome?

I sintomi del Long Covid Sindrome possono interessare anche diversi organi, diventando una sindrome sistemica, che compromette la capacità di adattamento dell’individuo.

Non è ancora chiaro se questi sintomi sono causati direttamente dal virus o se sono provocati dallo stress o dal trauma dell’infezione come conseguenza del processo infiammatorio.

Il sintomo sicuramente più diffuso del Long Covid Sindrome è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto.

Un altro sintomo riportato molto frequentemente è la nebbia mentale”; problemi di memoria e di concentrazione in aggiunta alla costante sensazione di stanchezza mentale.

Dal punto di vista scientifico questa condizione è nota come “encefalomielite mialgica” o “sindrome da stanchezza cronica”, che in molti casi si manifesta proprio in seguito ad una infezione. I meccanismi alla base dello sviluppo di questa condizione, però, non sono ancora del tutto chiari.

Difficoltà ancora maggiori sono poi riscontrate da chi deve imparare a gestire malattie croniche preesistenti con tutti gli altri sintomi del Long Covid Sindrome; la risposta virale in molti casi ha accelerato la progressione delle patologie e morbilità già in corso, peggiorando il decorso con manifestazioni comuni come:

• Vertigini
• Mal di testa
• Difficoltà nel sonno
• Respiro corto
• Palpitazioni e battito irregolare
• Sintomi neurologici come ansia o stress
• Dsturbi gastrointestinali, cardiovascolari e metabolici
• Intolleranza ortostatica (salta la regolazione cardiovascolare, onda THM)
• Iper-sudorazione
• Eritemi cutanei
• Perdita di capelli
• Debolezza delle unghie
• Dolori muscolari
• Problemi renali
• Immunopatologie

Se pensi di avere alcuno di questi disturbi funzionali o sei interessato a valutare lo stato di performance del tuo sistema di risposta e adattamento potrebbe essere questa l’occasione per prenotare una visita.

Come si tratta questa sindrome?

Ad oggi, purtroppo non esistono terapie specifiche per curare i disturbi legati al Long Covid Sindrome, quindi si deve cercare, per quanto possibile, di alleviarli, risalendo alle cause e trovando soluzioni personalizzate per ogni paziente.

Le terapie devono prevedere un approccio sistemico integrato:

• Biofeedback respiratorio
• Recupero della sincronia del sistema nervoso Autonomo
• Recupero della variabile HRV, gold standard per la misura della disautonomia, e della circadianità del ritmo HPA
• Gestione del dolore e sintomi vaghi, MUS
• Analisi del food recorder, introito energetico, diete alimentari per riprendere peso o massa muscolare o al contrario, per perdere peso, grasso intramuscolare e addominale
• Supporto di coaching o psicologico per coloro che presentano stress post-traumatico
• Esercizi di riabilitazione fisica

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