In questo articolo sulla logica del WIN-WIN, il mio intendo è far comprendere come soddisfare le proprie necessità aiutando anche gli altri a farlo.
Partiamo da un presupposto… Viviamo un momento di conflitto che ci complica la vita e le relazioni sociali a vari livelli: conflitti tra nazioni, tra religioni, ma anche tra generi diversi. Conflitti generazionali, familiari, professionali…
Ci alziamo al mattino e a molti sembra quasi di andare in guerra! Litigi col partner che lasciano l’amaro in bocca; tensioni con i capi o con i colleghi; discussioni con i figli adolescenti.
Il fatto è che quasi tutti gli occidentali crescono con il mito del successo, con l’idea di dover vincere ogni confronto e, se non si vince, vuol dire che si è stati sconfitti: questa è la logica del win-lose.
Partiamo a capirne il concetto dagli uomini, che, storicamente hanno difficoltà a svincolarsi dalle proprie origini per le quali si usciva dalla grotta per cacciare, per uccidere e, quando si perdeva, si rischiava persino la vita. Lezioni scritte nel DNA che sopravvivono ancora dopo milioni di anni, pur avendo preso nuove forme.
Secondo una recentissima ricerca, le donne, al contrario, sembrano avere, rispetto agli uomini, un maggior afflusso di sangue in un’area del cervello, la corteccia prefrontale, deputata a comportamenti come l’empatia, la capacità di collaborare, l’intuizione e l’autocontrollo.

Sono tutte caratteristiche utili per passare dalla logica Win-Lose a quella WIN-WIN.

Logica nella quale tutti i soggetti coinvolti vincono, senza alcuna eccezione, e l’individuo, dunque, può soddisfare le proprie necessità solo se aiuta anche gli altri a farlo, uscendo in questo modo dall’empasse che il conflitto provoca.
Senza voler quindi generalizzare o farne necessariamente una questione di genere, alle nostre latitudini la gestione dei conflitti si risolve normalmente con un soggetto che vince mentre l’altro perde. In Oriente, viene invece preferito il metodo WIN-WIN.
Questo tipo di soluzione dei conflitti richiede un alto grado di flessibilità e una forte capacità di negoziazione, doti che culturalmente, noi occidentali, non siamo stati abituati a sviluppare, perché comportano pazienza, spirito d’osservazione e … fatica!
Si tratta di una strategia che unisce un’apparente arrendevolezza alla voglia di capire le ragioni dell’altro e andare a fondo per trovare un terreno di interessi comuni sui quali concentrarsi e lavorare insieme alla ricerca di una soluzione pacifica, anziché focalizzarsi sulle differenze che hanno scatenato la tensione.
Una tecnica di negoziazione che rinnega l’utilizzo della violenza anche solo verbale (si attacca, d’istinto, quando ci si sente attaccati) e che punta a rafforzare i punti di contatto, le visioni laterali; un aggirare l’ostacolo che porta ad una nuova modalità di dialogo autoconsapevole e costruttivo, al posto di quello impulsivo-aggressivo e che tende a zittire la controparte.
Di fatto, una soluzione che comporta un vincitore ed un vinto è spesso solo momentanea, o altamente distruttiva: alla sensazione di essere stati sconfitti si accompagna, infatti, un desiderio di rivalsa su chi ci ha umiliati, sulla società che premia i più aggressivi, su noi stessi perché ci sentiamo sconfitti e inadeguati. Sentimenti questi che, prima o poi, creeranno nuove tensioni e riapriranno la contesa.
Nella logica WIN-WIN, invece, si mettono in campo tutte le qualità migliori, il che aumenta l’autostima di tutti per aver trovato soluzioni che hanno premiato ciascuno senza umiliare o ferire necessariamente gli altri. Chi è in grado di ragionare secondo percorsi WIN-WIN crea situazioni stabili, in cui i benefici sono suddivisi equamente e quella che all’inizio sembra “arrendevolezza”, spesso interpretata come debolezza e incapacità di sostenere un confronto, si rivela poi “potere”: il potere di portare la controparte ad un accordo.
Per allenare la nostra mente a sviluppare l’empatia e l’autocontrollo, doti indispensabili per riuscire ad applicare la strategia WIN-WIN, e per capire come utilizzarle anche nella vita di ogni giorno per risolvere pacificamente piccoli e grandi conflitti, sdoganiamo l’idea secondo cui se c’è chi vince deve esserci per forza qualcun altro che perde.
Oggi siamo tutti coinvolti in una sfida, vinciamola insieme con una strategia intelligente!! WIN-WIN!!

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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